Per il programma della manifestazione vai su:
http://www.fiordicacio.com
https://www.facebook.com/FiorDiCacio
Per informazioni contatta:
www.comune.vallodinera.pg.it
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Dal 2003 Vallo di Nera ogni anno ospita Fior di Cacio, la manifestazione dedicata alle produzioni casearie artigianali. L’evento, ideato ed organizzato dal Comune di Vallo di Nera si svolge il secondo fine settimana di giugno e rappresenta uno degli appuntamenti più attesi e partecipati dagli estimatori di formaggio.
Sui banchi allestiti nelle cantine del bel centro medievale o lungo le vie e le piazze pavimentate in pietra calcarea, i latticini, vere opere d’autore, occupano il posto d’onore, presentandosi nelle loro forme, qualità e aromi differenti. I visitatori si divertono ad assaggiare, comparare, chiedere informazioni, acquistare e riportare a casa nuovi sapori e scoperte da buongustaio.
La bontà e il profumo dei formaggi si intrecciano con la bellezza dei monumenti: con la cerchia di mura medievali, le torri, le chiese romaniche di Santa Maria e di San Giovanni Battista che all’interno custodiscono sorprendenti pitture della scuola di Giotto o del primo Cinquecento. Il dipinto della Processione dei Bianchi di Cola di Pietro da Camerino, datato 1401, rappresenta la più importante testimonianza iconografica del movimento di pacificazione che attraversò l’Italia e il nord Europa alla fine del Trecento, mentre l’affresco della Dormitio Virginis del 1536 firmato da Jacopo Siculo, pittore della cerchia di Raffaello Sanzio, costituisce un superbo esempio di committenza religioso-politica, legato direttamente alle vicende del castello di Vallo ed a una più ampia questione ebraica. Nel borgo di pietra circondato dai boschi e dalle montagne, i formaggi si mescolano ai salumi della norcineria locale, ai tartufi, allo zafferano, ai legumi, ai vini e alle confetture, alle produzioni mani – fatturiere artigianali e talvolta corrono veloci lungo le traiettorie del ruzzolone, il gioco popolare disputato con le forme di pecorino extra stagionato.
A Fior di Cacio c’è anche la possibilità di conoscere e gustare due squisitezze della cucina dei pastori: il pecorino cotto ai ferri e la focaccia calda farcita con ricotta freschissima preparata dalle donne di Meggiano, la frazione di montagna nei cui pressi passa ancora l’antica strada della Dogana delle pecore, lungo i sentieri della transumanza. A Vallo di Nera i formaggi della Valnerina e dell’Umbria, affiancati a quelli di altre regioni per dare una panoramica del buon cacio italiano, sono protagonisti, portatori di gusti e di storie di vita, testimoni di un territorio che nel tempo ha posseduto una grande vocazione alla pastorizia.
La manifestazione Fior di Cacio esordì proprio con il precipuo scopo di dare visibilità a una molteplicità di prodotti seminascosti ma squisiti, ottenuti da una base culturale tradizionale arricchita dall’innovazione e dalla ricerca. La posta in gioco fu, e lo è ancora, il tentativo di ridare vita a un mestiere tradizionale, rendendolo sostenibile economicamente e da svolgere in modo nuovo in un territorio dotato di integrità ambientale ma esposto alla continua minaccia dello spopolamento umano.
Il nome stesso Fior di Cacio contiene tre riferimenti: quello di occuparsi del meglio, cioè del fiore delle produzioni, quello dei pascoli umbri i cui fiori conferiscono ai formaggi fragranze particolari e, infine, il riferimento al fiore molle allo zafferano, un emblematico formaggio fresco recuperato dall’oblìo che ha fatto da apripista a una serie di sperimentazioni e di preparazioni ben riuscite, fiori all’occhiello dei casari della Valnerina.